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Filastrocche

 

   

 di Giovanna Corsi

 

 
   

diritto alla vita, al nome, alla nazionalità

 

 

diritto all'informazione

Il trenino dei diritti

Un lungo trenino nella nostra sezione

sta a ricordare di una bella lezione,

quando intorno ad un mappamondo

abbiamo fatto un girotondo.

Ognuno di noi era un vagoncino,

ci tenevamo per mano come un trenino.

Su ogni vagoncino, così per giocare,

facevamo salire chi voleva girare,

chi voleva con noi in un Paese arrivare

dove c'erano bambini che stavano a guardare.

La cosa più bella che abbiamo notato,

con la fantasia di cui ognuno è dotato,

che tutti i bambini sono tutti uguali

siano essi cinesi, africani o italiani.

Abbiamo girato con grande baldanza

imparando che nel mondo

 ci deve essere uguaglianza.

(Giovanna Corsi)

 

 

 

 

 

 

 

Eccomi

Sono nato
una mattina d’estate.
La mia mamma e il mio papà mi hanno voluto
ed eccomi qua.
I nomi che volevano darmi erano tanti
ma poi ne hanno scelto uno solo
il mio!
Se qualcuno non lo sapesse…..
Io mi chiamo…………………
Sono nato a………………….
In .....................
Mi hanno detto che questo è un diritto
che qualcuno ha scritto per me.
Non so niente di tutto questo
ma sono contento
di essere qua

(Giovanna Corsi)

 

 

Sono nato!


Ora salirò sul trenino della mia vita.
Riempirò ogni vagoncino
di tutti i sorrisi, le carezze, le emozioni
che raccoglierò lungo il cammino
Di ogni cosa farò esperienze
che mi accompagneranno
alla scoperta del mondo.
Su ogni vagoncino farò salire
le persone che mi vorranno bene,
quelle che mi ameranno,
quelle che mi aiuteranno a condurre il trenino
fino al confine della mia vita.

(Giovanna Corsi)

 

 

 

 

 

Diritto all'informazione

La maestra ci parla sempre di diritti

ed anche di doveri in verità.

Infatti, e su questo ha ragione,

quando lei ne parla,

dobbiamo ascoltare zitti zitti.

A me piace tutto questo,

sono molto interessato

e faccio molta attenzione

perché, come lei ci dice,

ci sta riconoscendo

il nostro diritto all'informazione.

( Giovanna Corsi )

 

 

 

 

diritto allo studio

 

diritto al gioco

 

diritto a vivere in pace con i bambini di tutto il mondo

 

La mia scuola

La mia scuola è molto graziosa,

i suoi muri sono tutti rosa,

le finestre alte e verdi

sono a forma di tanti quadretti.

Ha un cortile largo largo

dove giochiamo quando fa caldo,

è di forma circolare,

mille percorsi si possono fare.

Una palestra rettangolare

dove spesso vado a saltare.

La sala mensa è per pranzare

ma qualche volta ci vado a giocare.

La mia sezione ha la forma quadrata,

ci sono tavoli, sedie e due finestre  a vetrata

Sono contenta della mia scuoletta

perché ci sto bene e mi sento protetta.

( Giovanna Corsi)

 

I miei giochi

Gioco "a campana" o "salto alla corda"

a "ruba bandiera" o faccio una corsa.

Là sui prati  faccio capriole...

sono più felice se mi scaldo al sole,

ma se mi giro e non ci sei tu...

io non mi diverto più.

I giochi sono belli se fatti in compagnia,

da solo no...non c'è allegria.

Con gli amici è tutto più bello,

sia se miei o di mio fratello

e se è vero che il gioco è un diritto,

ogni tanto, anzi spesso, io ne approfitto.

Il gioco ci fa crescere liberi e spensierati

e mai mai mai stanchi e annoiati.

(Giovanna Corsi)

 

 

 

Girotondo

Giro girotondo

bambini di tutto il mondo

leghiamo le manine

e giriamo tutto intorno

Con gli occhi guardo su

poi guardo giù

girano gli alberi

girano i fiori

girano pure i nostri cuori

(Giovanna Corsi)

 

 

diritto ad una casa, al cibo, all'igiene

 

diritto all'amore, all'attenzione, al calore di una famiglia

 

 

diritto alla salute

La mia casa

La mia casa è come un quadrato

posato sul verde scuro di un prato.

Il tetto è un triangolo

e la porta è come un rettangolo.

Le tendine rosa alle finestre

sul balcone due piante di ginestre.

Sul prato ci sono tanti fiori.

E dentro la casetta?

Battono tre cuori.

( Giovanna Corsi)

 

Come me...

...... sono nati tutti i bambini del mondo

Li avevo tutti lì...vicini vicini

si toccavano perfino i nostri lettini:

il cinesino e il giapponese

l'americano e l'australiano

il francese e il portoghese

io ero europeo e un altro inglese

Tutti eravamo attesi con tanto amore

e appena siamo nati

ogni mamma ci ha stretti al suo cuore.

Le lingue erano diverse

il colore della pelle pure.

Siamo venuti al mondo zitti zitti

e già avevamo conquistato i nostri diritti.

(Giovanna Corsi)

 

E’ tutto inquinato!

Sono un bambino della Scuola d’Infanzia
ancora un giorno e andrò in vacanza

Già sento la mamma che in riva al mare
mi grida a gran voce: “ Non ti bagnare!
L’acqua è inquinata, ti potresti ammalare!”

Se al mare con l’acqua non posso giocare
non vedo che cosa ci vado a fare.

Meglio andare su una bella montagna,
o meglio ancora, dai nonni in campagna.
Lo stesso la mamma è disperata:
” Non ti sporcare, la terra è inquinata!”

Posso almeno respirare?
“No, non lo fare, ti potresti ammalare!”

Io sono un bambino, voglio giocare,
chi si diverte ad inquinare?
Ho bisogno del mare, dell’aria, del prato…
…voglio vivere….poiché sono nato

( Giovanna Corsi)

 

 

diritto alla protezione da ogni tipo di violenza

 

diritto all'uguaglianza

 

 

Al centro dell'attenzione

Sono un bambino ma sono importante

sono protetto da molta gente.

A casa la mamma e con lei il papà

i nonni, le zie, il perché, chi lo sa?

Forse a scuola sarò libero un po'.

Ma che dico! Anche lì non si può.

Ci sono  le maestre, la collaboratrice,

insieme a loro la direttrice.

Ad un lungo suono di campanella

dobbiamo uscire come una catenella.

Andiamo in cortile  tutti quanti in fila

la maestra ci conta dal capofila.

Poi fa l'appello e scrive qualcosa

che poi dà al bidello che raccoglie ogni cosa.

Torniamo in sezione e ci dà spiegazione

abbiamo diritto alla protezione.

Tutti devono essere vigili e attenti

che ai bambini non capiti niente.

(Giovanna Corsi)

 

 

Casette nel mondo

Nella capanna di creta, il negretto,

dorme alla mamma stretto stretto.

I bambini esquimesi dormono buoni

nella loro casa di freddi mattoni.

In un triangolo tutto colorato

il piccolo indiano dalla mamma è coccolato.

In una casa alta fino al cielo

il bimbo americano dorme sereno.

Il bambino italiano, nella sua casetta,

tiene la mano della mamma stretta stretta.

In ogni casa ci sono i lettini

dove sognare fate e trenini,

nel grattacielo o nella capanna

ci sono bimbi che fanno la nanna.

(Giovanna Corsi)