La mucca è un animale
domestico, mite e docile.
Alberga nelle stalle e si
limita a svolgere attività dirette dall'uomo.
Muove gli arti provvisti di
zoccoli solo avanti e indietro e non lateralmente.
Ha un corpo molto pesante e
voluminoso.
Quando una mucca
pascola, la sua testa è molto vicina alla terra.
Con la sua lingua
lunga e rugosa, strappa l'erba che ingoia senza masticare.
Quando è ben sazia, si
sdraia e comincia a masticare l'erba che ha mangiato.
La mucca ha una gestazione
di 285 giorni ( dieci mesi )e di solito partorisce un solo vitellino che
pesa, appena nato, trenta chilogrammi
ed è capace di reggersi
sulle quattro zampe che sono lunghe e sottili, come tutto il suo corpo.
Per due anni ha una
dentatura da latte, poi spuntano i denti definitivi.
La mamma lo allatta per sei
mesi.
Dopo che il vitellino ha
perso la dentatura da latte, se è maschio si chiama manzo, se è femmina
giovenca.
Il maschio adulto si chiama
toro ed è adibito alla riproduzione.
Se invece viene adibito ai
lavori agricoli si chiama bue.
All'età di quattro
anni, il bovino ha raggiunto il suo massimo sviluppo e vive in media
venticinque anni.
Tutto questo è stato detto
ai bambini durante la visita ad una fattoria didattica dove hanno seguito il
percorso del latte.
Stalle moderne,
attrezzate meccanicamente per il rifornimento del foraggio, dell'acqua, per
l'asportazione dei rifiuti, per la mungitura.
Attualmente una mucca, per
ogni periodo di allattamento annuo, fornisce 15.000 litri di latte.
Il latte è un alimento
completo e nutritivo,
insostituibile nel
primo anno di età dei bambini ma anche degli animali perché contiene tutti
gli elementi necessari allo sviluppo e alla crescita dell'organismo.
Esso contiene le proteine,
i grassi, gli zuccheri, i sali e le vitamine più importanti.
Il latte che consumiamo è
quasi tutto di mucca.
Quello di capra, di pecora,
di bufala, serve per i formaggi.
Non si consiglia di bere il
latte appena munto perché a contatto con l'ambiente esterno, si inquina
facilmente.
Perché si possa bere, deve
bollire per almeno dieci minuti.
Il latte che comperiamo, si
distingue in intero se contiene grassi; parzialmente scremato con contenuto
ridotto di grassi; latte scremato con contenuto di grassi quasi nullo.
Il latte viene anche
trattato con diversi processi:
PASTORIZZAZIONE
viene
scaldato ad una temperatura che va dai 55 ai 70 °C per distruggere i batteri
e i microrganismi nocivi senza modificare la composizione, il sapore e il
valore nutritivo.
OMOGENEIZZAZIONE
viene impedito alla panna
di separarsi dal latte mediante la rottura dei globuli di grasso in
particelle molto più piccole che non sono in grado di riunirsi in una massa
omogenea.
Il latte così trattato è
molto più digeribile perché il grasso può essere meglio attaccato dai succhi
gastrici ( es. omogeneizzati per bambini e yogurt )
STERILIZZAZIONE
il latte
viene sottoposto ad una temperatura che va dai 130 ai 150 °C per un periodo
che va da pochi minuti a 20 minuti circa e permette l'eliminazione di tutti
i microbi.
Dopo tutti questi processi
il latte è perfettamente commestibile e digeribile.
Il latte, a temperatura
ambiente, fermenta, coagula e inacidisce per la fermentazione degli
zuccheri.
Il latte può essere
trasformato in polvere ( il latte dei bambini piccoli comperato in farmacia
che permette di preparare pappe) oppure condensato in panetti ( usato
in pasticceria)
La mamma adopera il
latte sempre fresco per preparare la nostra colazione, il gelato, i dolci,
il purè, la besciamella e tante altre cose.
Il latte lo troviamo nei
gelati, nel burro, nella panna e in tutti i tipi di formaggio.
Il formaggio è un alimento
molto antico, risale a circa 5000 anni fa.
Una volta si preparava
artigianalmente e in famiglia, ora invece è prodotto in grandi stabilimenti.
Il latte per il formaggio
deve essere di ottima qualità.
Va lasciato riposare a
temperatura ambiente per favorirne l'acidificazione. Trascorso
il tempo di acidificazione, viene riscaldato e mescolato
continuamente.
Appena caldo, si prende il
primo latte in superficie con il mestolo e si versa dentro un barattolo di
vetro, si agita con energia e si ottiene il burro.
Si aggiunge, al latte
rimasto, il caglio che è un insieme di enzimi ricavato dallo stomaco dei
vitelli e dei capretti da latte.
Una volta ottenuta la
cagliata, si separa il formaggio dal siero e si mette negli stampi.
Il siero si porta ad
ebollizione fino a quando non diventa ricotta. Una esperienza in più: i
cereali e i dolci
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