L'ambulanza a scuola

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Oggi, a scuola, sono arrivati i Volontari del Pronto Soccorso con l'Ambulanza ed hanno simulato vari tipi di interventi.

Alcuni bambini si sono prestati a fare i pazienti e sono stati bravissimi, gli altri hanno osservato e ascoltato con interesse tutto ciò che veniva loro mostrato e detto.

Esperienze nuove, fatte sotto forma di gioco, ma che lasciano al bambino la consapevolezza che ci sono persone capaci di aiutarci in caso di bisogno,

persone meravigliose che spendono il loro tempo libero ad aiutare chi si trova in difficoltà.

Sono arrivati con l'ambulanza tutta bianca, con la croce rossa dipinta sullo sportello, le luci blu e la sirena spiegata.

Hanno permesso ai bambini di salire a bordo per osservare più da vicino il piccolo ospedale viaggiante, attrezzato per il primo soccorso nella corsa verso l'ospedale.

Grazie, ragazzi, per tutto quello che fate, per la vostra disponibilità e la grande sensibilità al servizio di tutti noi.

 

             
             
             
             
             
             
             
             
             
 

 

Lena, voglio ricordarti sempre con una bellissima visione che conservo di te.

Una mattina sei venuta a scuola, sei entrata nella mia sezione, come eri solita fare ogni volta che passavi in Direzione,

sulle labbra un sorriso sereno, le mani occupate dal lavoro che amavi portarti a casa.

" Ciao Gia', ascolta...." E giù ad organizzare l'attività documentata dalle foto qui sopra.

Quel giorno eri tranquilla, nonostante la tua salute fisica che ti stava divorando lentamente. Sei arrivata, con i tuoi Colleghi del Volontariato e con l'ambulanza a scuola,

hai lavorato con i bambini, ti sei anche divertita a vedere i loro occhietti curiosi quando hai "ingabbiato" alla barella il "soccorso" di turno.

Io ero contenta: " E' forte " pensavo " ce la farà, uscirà dal tunnel "

Poi, per far vedere ai bambini, mi hai preso la pressione al dito della mano e mi hai consigliato di contattare un medico.

Lena, ma quale medico, in quel momento, avrebbe avuto a portata di mano il medicinale giusto per me? Il cuore mi batteva a cento all'ora...chissà perchè....

Potrei dilungarmi a scrivere altre centomila parole per esaltare il tuo lavoro e la tua bontà d'animo,

tanti sono i ricordi che tornano alla memoria in questo momento, ma so, collega carissima, che posso dire, senza false parole, che sei stata, per tutti noi, una donna straordinaria,

un modello di vita che ognuno dovrebbe avere il coraggio di seguire.

Ci hai insegnato che vale la pena vivere intensamente, nonostante tutto, che non bisogna abbattersi di fronte alle amare sorprese della vita, che con la forza di volontà,

 con la passione e la dedizione al servizio del prossimo, si può lenire ogni dolore, sia fisico che morale.

Ho voluto salutarti su questa pagina perchè a te era piaciuta tantissimo, anzi, te la dedico interamente.

Grazie, Lena, con tutto il cuore

Un abbraccio e un bacio

Ovunque tu sia, ti voglio bene

Gianna