Il folletto dei desideri
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Gianni era in giardino con la sua bici, quando improvvisamente un folletto uscì da dietro un albero. Prima ebbe un po' paura, non riusciva a capire cosa fosse quell'essere piccolo come un fungo che lo guardava e sorrideva, poi chiese: " Chi sei?" e scese dalla bicicletta per sedersi per terra il più vicino possibile a lui. "Sono Fantasi Oso, un folletto. La mia famiglia abita nel bosco ma a me non piace. Ti vedo spesso giocare qui e vorrei stare un po' con te, vorrei essere tuo amico" "Certamente, ho sempre desiderato avere un amichetto con cui giocare, ma tu sei così piccolo, come farai a giocare con me?" " Esprimi un desiderio allora, esprimi il desiderio di vedermi grande come te" Gianni chiuse gli occhi e disse a voce alta: " Vorrei che Fantasi Oso diventasse grande come me...!" Improvvisamente il folletto fu accanto a lui, aveva la sua stessa altezza. " Che bello! Ora anch'io ho un amichetto con cui giocare! Prendi la mia bici e fai un bel giro, intanto io vado a prendere il pallone. Tornò di corsa, Fantasi Oso pedalava che era una meraviglia... Giocarono fino a tardi, ormai era quasi buio quando Gianni sentì la mamma che lo chiamava per il bagno e la cena. "Ora devo andare, domani tornerai? " Tornerò tutte le volte che esprimerai il desiderio di vedermi" "D'accordo, poi mi spiegherai come fai a fare questi giochetti di diventare grande e tornare piccolo" "Sicuramente" rispose il folletto Magari potrò diventare piccolo io una volta" replicò Gianni "Per te sarà più difficile appagare il desiderio, poi ti spiegherò perchè" Gianni entrò in casa felice e contento per essersi divertito tutto il giorno con il folletto. " Sai mamma, ho un amichetto, un folletto, che si è fatto grande come me perchè io ho espresso il desiderio di vederlo grande" "Davvero? e come si chiama questo folletto?" "Fantasi Oso, un bel nome vero?" " Bello"! rispose la mamma "Proprio l'amico giusto per un fantasioso come te!"e l'abbracciò forte mentre gli asciugava i capelli con l'asciugamano. In un angoletto della casa, proprio vicino al pedale della sua bici, il folletto gli strizzò l'occhio... Gianni, tutto contento, si mise a tavola e mangiò tutto. Giovanna Corsi
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