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Racconti

 

 

 

All'uscita della scuola

 

Ogni giorno, al momento dell'uscita, la maestra Rosaria notava una bambina  di circa tredici anni  appoggiata al cancello della scuola.

All'inizio non ci fece caso, forse aspettava un fratellino o una sorellina, ma con il passare del tempo, senza una ragione apparente, la cosa la incuriosì molto.

Decise allora di uscire un po' più tardi per vedere quale bambino stesse aspettando.

In un attimo il cortile tornò silenzioso e quella bambina era là, appoggiata come sempre al cancello.

S'incamminò svelta svelta e la raggiunse:

" Aspetti qualcuno?"

" No..." rispose la bambina.

"Allora che fai qui?"

"Guardo i bambini che escono da scuola"

" E tu?...non vai a scuola?"

 La bambina fece spallucce: " No, non ho tempo"

 " Come sarebbe a dire? Perché, cosa fai?"

 "Aiuto la mia mamma al mercato, abbiamo la campagna, a scuola non ci vado più"

"Ho capito" disse la maestra, " dove abiti?"

La bambina indicò una stradina che fiancheggiava la scuola.

" Abito là, ma ora non c'è nessuno, la mia mamma è andata a raccogliere verdura in campagna ed io ho tanto da fare.

"Bene, ora vado anch'io, ciao"

. La mattina dopo Rosaria andò al mercato con una intenzione ben precisa, trovare la bambina e parlare con la sua mamma.

 E fu così che Rosaria si ritrovò a discutere con la signora Iolanda.

Un peccato davvero tenere lontana la bambina dalla scuola, a lei piaceva, e raccontò quanto aveva scoperto.

"La bambina, cara signora, ha diritto di andare a scuola e lei deve fare tutto il possibile per farla studiare. Come può pensare che una bambina così piccola porti avanti la casa e aiuti lei al mercato? Lo sa che sta privando sua figlia del diritto allo studio? Faccia in modo che almeno porti a termine la scuola dell'obbligo che è gratuita e poi non è così lontana, è vicino casa sua. Mi prometta che andrà ad iscriverla, alla bambina piace studiare, vedrà che un giorno la ringrazierà e lei ne andrà fiera".

Graziella tornò a scuola e ogni giorno, all'uscita, aspettava la maestra Rosaria per percorrere insieme un pezzettino di strada.

" Aiuto lo stesso la mamma a casa, ma prima faccio i compiti. Ora anche mamma è contenta e la sera, prima di andare a dormire, vuole che le racconti tutto quello che faccio a scuola. Sai maestra...anche mamma da piccola non ha potuto studiare...."

Giovanna Corsi

( la parola ai bimbi)